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Emergenza casa a Roma

A Roma sta crescendo il numero delle famiglie che non dispongono delle risorse per risolvere il problema dell’affitto o dell’acquisto di un alloggio. Per questo l’emergenza casa deve costituire per il Comune di Roma una priorità di intervento. Il Sindaco Alemanno ha più volte dichiarato che esiste un fabbisogno abitativo di 30.000 alloggi per il quale, però, non ha ancora stanziato risorse finanziarie e previsto programmi operativi. Lo rende noto il coordinamento inquilini case popolari che propone di :

- Finanziare il piano casa

Realizzare 30.000 alloggi richiede un investimento di circa 3,5 miliardi di euro. Ad oggi la situazione delle risorse disponibili per promuovere il piano casa è preoccupante. Il Comune di Roma nel proprio bilancio non ha previsto alcun finanziamento. Il governo Berlusconi dopo aver dichiarato un grande impegno sulla casa ha stanziato solo 150 milioni di euro per tutta Italia. L’unica nota positiva per Roma è lo stanziamento della Regione Lazio di 275 milioni di euro per l’affitto e la vendita agevolata. Chiediamo al Comune di Roma di : 
• Stanziare risorse adeguate per il piano casa di Roma ; 
• Definire le modalità con cui i privati ed i soggetti finanziari possano partecipare al piano casa ; 
• Promuovere insieme alla Regione e alla Provincia una iniziativa nei confronti del governo Berlusconi per chiedere finanziamenti da destinare all’emergenza abitativa.

- Risparmiare suolo agricolo

Il piano casa di Roma non dovrà consumare suolo agricolo ma essere occasione di riqualificazione urbana. Chiediamo quindi all’Amministrazione Comunale di indirizzare gli interventi edificatori nelle aree già pianificate dal PRG escludendo quelle ad uso agricolo e quelle destinate a garantire gli standard di legge. Sulla base di questa impostazione riteniamo importante prevedere nella normativa del PRG il ricorso al cambio di destinazione d’uso del non residenziale ed alla densificazione ove gli standard lo consentano.

- Attuare gli interventi previsti nel PRG

Il piano casa non parte da zero in quanto nel PRG sono già previsti interventi la cui attuazione consente di anticipare il piano casa con la costruzione di circa 10.000 alloggi da destinare all’affitto a canone sociale e concordato ed alla vendita agevolata. È necessario quindi che il Comune di Roma concluda le procedure per gli interventi relativi ai Piani di Zona 167 ed ai programmi urbanistici in cui è prevista la realizzazione di alloggi per l’edilizia sociale (compensazioni, cambi di destinazione d’uso ed edilizia per studenti fuori sede e per anziani).

- Costruire case popolari per famiglie a basso reddito

Per soddisfare la domanda di alloggi in affitto a canone sociale il piano casa deve prevedere la costruzione di almeno 10.000 case popolari. Chiediamo al Comune di definire al più presto le risorse e le aree pubbliche da utilizzare per promuovere programmi di edilizia sovvenzionata. A tal fine è importante, come sta già avvenendo per le case ATER della regione, avviare la vendita agli inquilini delle case comunali e destinare il ricavato alla costruzione delle nuove case popolari.

- Sostenere le politiche per l’affitto

Il mercato dell’affitto libero è diventato inaccessibile per tantissime famiglie romane, mentre quello a canone concordato è caratterizzato da un’offerta insufficiente rispetto alla crescente domanda. Chiediamo al Comune di : 
• Definire un programma per tutelare gli affittuari che non possono acquistare le case messe in vendita dagli enti previdenziali pubblici. 
• Dare seguito alla delibera 110/05 istituendo l’agenzia comunale per l’affitto e concludendo gli iter procedurali delle deliberazioni che prevedono nel proprio dispositivo il canone concordato e/o sociale. 
• Incentivare l’affitto a canone concordato prevedendo per i proprietari, in aggiunta alle riduzioni IRPEF già previste dal Governo Prodi, anche l’esenzione dal pagamento dell’ICI.

- Dare risposte agli inquilini delle case popolari

Gli inquilini da tempo hanno sollevato problemi importanti su cui attendono ancora risposte. Chiediamo al Comune di : 
• Eseguire le manutenzioni degli edifici e delle parti comuni e realizzare le opere pubbliche previste con gli Articoli 11 ed i contratti di quartiere ; 
• Concludere le procedure di sanatoria per 12.500 inquilini in modo da stipulare il contratto che consentirà l’adeguamento del canone di affitto al reddito percepito ; 
• Calcolare gli oneri accessori con il criterio di addebitare agli inquilini esclusivamente il consumo delle utenze condominiali ed i servizi ricevuti per la gestione delle parti comuni.

- Avviare un programma di opere pubbliche per la città

Il presidio è l’occasione per avviare un confronto con il Comune anche su altre richieste della città che migliorano la vita dei cittadini quali : 
• potenziare la mobilità ed il trasporto pubblico, 
• aumentare l’offerta dei servizi ; 
• garantire la manutenzione di strade, edifici e spazi pubblici.

Per raggiungere questi obiettivi occorre avviare al più presto un forte programma di opere pubbliche basato sul rilancio degli interventi già programmati e concordati con i municipi ed i cittadini.

(www.romanotizie.it)

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