sabato

Detersivi alla spina per un mondo più pulito

 


Tutti conosciamo la grave situazione in cui versa il nostro pianeta, sommerso da un'enorme quantità di rifiuti. L'invasione della plastica, in particolare, sta distruggendo il nostro ecosistema.

Questo materiale che agli esordi pareva essere una geniale invenzione, ad oggi è diventato qualcosa di ingestibile a livello di smaltimento.

Ad avere la peggio sono gli oceani - basti pensare agli sconvolgenti agglomerati di plastiche varie che hanno formato delle vere e proprie “isole” galleggianti - e tutti gli organismi viventi che ci vivono. 

Naturalmente non possiamo sfuggire all'effetto boomerang, per cui la catena alimentare ci riporta indietro le schifezze che i poveri pesci sono costretti a ingoiare.

Eppure in tutto questo sfacelo qualcosa potremmo fare, iniziando, per esempio, a consumare meno plastica. Sembra poca cosa ma considerando questa attenzione moltiplicata per miliardi di esseri umani è facile vederne l'importanza. 

Una cosa su cui ragionare è che, in tale emergenza, non serve granché comprare cose imballate con materiali “bio”, perché in fondo significa soltanto immettere nell'ambiente altro materiale da smaltire, mentre noi dobbiamo puntare a diminuire ed eliminare, e sbrigarci pure a farlo. 

Pensiamo allora quale grande aiuto potremmo dare all'ambiente se iniziassimo a riciclare i contenitori dei detersivi usandoli per riempire nuovamente il prodotto che finisce.

I detersivi alla spina sono una vera scelta ecologica, purtroppo ad oggi non valutata adeguatamente, tanto che la grande distribuzione non li mette normalmente a disposizione dei clienti (a parte una catena di supermarket bio). Qualcuno ci ha provato ma il pubblico non ha gradito, o forse non ha capito. 

Evidentemente mancano politiche davvero sensibilizzanti. Nel frattempo possiamo però fare qualcosa informandoci sui negozi e supermarket che offrono questo servizio nella nostra città, basta andare su Google Maps e digitare nella barra di ricerca: detersivi alla spina.

 

[C. Orecchini ©]

ph:pixabay


martedì

Green Newspaper, dal giornale possono nascere fiori

 


Si chiama Green Newspaper, ha una tiratura di oltre 4 milioni di copie al giorno ed è un quotidiano totalmente “verde”. 

Oltre ad essere biodegradabile, infatti, la carta di questo giornale può essere sminuzzata e piantata nella terra di un vaso o di un giardino per far nascere piantine, fiori ed erbe aromatiche. 

La composizione dei fogli del Green Newspaper deriva dall'impasto – con acqua e semi - di carta riciclata da altre pubblicazioni, volantini o imballaggi cartacei, mirando a voler diminuire in maniera importante l'impatto che i prodotti editoriali hanno sull'ambiente, visto il loro ciclo di vita piuttosto breve. Anche l'inchiostro è fatto con sostanze naturali.

Il giornale, che ha avuto un enorme successo per copie vendute, è in commercio in Giappone da qualche anno. L'intuizione fa capo all'agenzia pubblicitaria Dentsu Inc., consulente della casa editrice Mainichi, gruppo editoriale che distribuisce il Green Newspaper e che è impegnato in progetti a salvaguardia dell'ambiente. In questo caso, l'idea è stata sviluppata all'interno di un programma finalizzato a sensibilizzare il mondo dell'editoria cartacea verso l'uso di carta riciclata, con l'intento di contribuire all'abbassamento delle emissioni di anidride carbonica (uno dei principali gas serra responsabili dell'aumento del riscaldamento globale). I semi inseriti nella carta biodegradabile sottolineano quanto sia necessario piantare nuovi alberi invece di tagliarli: questi hanno, infatti, la peculiarità di assorbire l'anidride carbonica.

Il green Newspaper è stato presentato anche in varie scuole nipponiche per sensibilizzare i bambini e gli adolescenti a non ripetere gli errori delle generazioni che li hanno preceduti. 

Un mondo migliore parte dall'educazione dei più giovani, il riciclo è fondamentale per produrre meno rifiuti, e quello della carta combatte anche il disboscamento.

 

[C. Orecchini ©]
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