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Dopo iPod tutta un'altra musica


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Sono passati quindici anni dal giorno in cui Apple presentò al mondo il rivoluzionario iPod.

Nell'ottobre del 2001 fu lanciato con lo slogan “Mille canzoni in tasca” e soltanto otto mesi prima Steve Jobs comunicò al mondo la nascita di iTunes, un negozio musicale online. Questi due prodotti Apple hanno completamente rivoluzionato il modo di ascoltare musica, prima c'era il lettore cd portatile e gli mp3, preceduto dal “mangiacassette” Walkman degli anni 80. 

Con l'iPod tutto ciò che era stato prima, svanì nel nulla. Quel piccolo dispositivo leggero ed elegante segnò il passaggio dall'analogico al digitale, e la capienza aumentò in modo vertiginoso: la prima generazione vantava 5 GB cioè spazio per 1200 canzoni circa, contro le 15 che poteva contenere un lettore cd. Inoltre l'estrema semplicità d'uso attraverso il movimento del pollice che, scorrendo sulla ghiera meccanica circolare, permetteva di visualizzare il menù e di scegliere i brani preferiti. 
Senza contare il suono perfetto negli auricolari che riusciva ad isolare quasi completamente dal mondo circostante, facendo apprezzare appieno la musica come mai prima di quel momento. 

Questo storico Ipod è stato seguito da una seconda versione nel 2002, con una capacità maggiorata fino a 20 GB, la ghiera è fissa e sensibile al tatto; la terza e quarta generazione non avranno sostanziali modifiche, mentre la quinta, nell'ottobre 2005, sarà dotata di un display più grande con una miglior risoluzione e funzionalità video, e un'estensione di memoria fino a 60 GB; la versione 5.5 arriverà a 80 GB. 

La sesta generazione, il “Classic”, farà il suo ingresso nel 2007, con un corpo ancora più sottile dei precedenti modelli, il frontale in alluminio, e il display a LED. È nel 2008 che Jobs presenta un modello che spazzerà dalla scena i predecessori: un 120 GB nei colori nero o argento e con la funzionalità Genius per la creazioni di playlist. 

Nei successivi quattro anni l'iPod Classic non subirà variazioni particolari, uscendo definitivamente di scena nel 2014. L'interruzione della produzione da parte di Apple fu giustificata da Tim Cook, attuale amministratore delegato dell'azienda di Cupertino, con un numero troppo ridotto di acquirenti rispetto all'enorme lavoro ingegneristico che comportava.

C.Orecchini ©
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