Nessun
legame tra infelicità e mortalità prematura, questo il resoconto di
un'indagine inglese tutta femminile. La nostra salute e la durata
della vita dipendono da ben altro.
Secondo
una ricerca epidemiologica effettuata dalla University of New South
Wales di Sidney, è emerso che la felicità non allungherebbe la
vita. Contrariamente a quanto abbiamo creduto fino ad ora (e a un
precedente studio londinese, che riportava un allungamento della vita
del 35% per le persone “felici”), il sentirsi appagate e felici
non avrebbe alcuna influenza positiva sulla durata della nostra
esistenza. I dati raccolti nell’indagine hanno seguito per un
decennio la salute di un milione di donne inglesi (Million Women
Study), età media 59 anni, registrandone le varie cause di mortalità
e confrontandole con le risposte che queste avevano dato nei
questionari iniziali. La mortalità più elevata è stata riscontrata
tra quelle donne che già erano in cattive condizioni di salute e di
conseguenza depresse e infelici. L’epilogo non può essere pertanto
attribuibile all’infelicità o allo stress, ma allo stato di
salute. D’altro canto la felicità non contribuisce a diminuire il
rischio di una eventuale malattia. Insomma chi è triste o depressa
non si angosci maggiormente, pensando che lo stato d’animo causerà
delle malattie fisiche; chi è sempre allegra però non canti
“vittoria” perché gli eventi legati alla durata della vita
seguono semplicemente una dinamica di causa ed effetto: tutto dipende
dallo stile di vita praticato, dall'alimentazione, dalla genetica
stessa. Ad essere onesti però, non possiamo confutare il fatto che
l'essere ottimisti aiuti a superare meglio i periodi stressanti, e
non è poco in termini di qualità, seppur non di quantità, della
vita. Da evidenziare che lo studio non ha contemplato gli uomini, per
cui è lecito pensare che i ricercatori possano considerare delle
varianti nel modo di essere o non essere infelici, tra i due sessi.
Ma la deduzione più logica che viene in mente è che la legge di
causa/effetto regoli l'intero l'universo...
Potrebbe qualcuno
sottrarsene?
(Eva Ludi)
(Eva Ludi)