domenica

Tokio Hotel: "World Behind My Wall"

A suo modo Humanoid segna per i Tokio Hotel una profonda svolta artistica, traghettando i giovanotti da un recente passato fatto di melodie facilissime e plastificatissime verso un presente teso alla ricerca di un'identità più pesante. Sono evidenti gli sforzi compiuti dai gemelli Kaulitz alla ricerca di sound più prestigiosi e musicalmente significativi. Si pesca quindi con la rete a strascico, andando a raschiare un po' dei synth dai Depeche Mode, riff dal rock classico e, perché no, evocatività nientemeno che dai Pink Floyd. Da qui a dire che l'esperimento sia riuscito ce ne passa (e non poco), ma riferimenti come quello al "darkside of the sun" suonano espliciti in modo anche eccessivo.

Il singolo on airplay al momento è World behind my wall (qualcuno ha detto Wall?), sorta di inno preparato assai bene in vista di concerti e premiazioni che si avvantaggia di una base sonora pulitissima per lasciar spazio ad un cantato malinconico, rotto qua e là da coretti catchy pronti per essere intonati dalle schiere di giovani ammiratrici.


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