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In tempi in cui siamo costretti a convivere con l'inquinamento ambientale, questa invenzione sembra essere quanto mai opportuna. Una startup californiana
ha infatti progettato un sensore, da collegare alla porta lighting
dell'iPhone, capace di analizzare la qualità dell'aria che
respiriamo e di mostrare il risultato sullo smartphone. Per finanziare
il progetto gli ideatori hanno lanciato una campagna sulla
piattaforma di crowfounding Kickstarter, dove spiegano nel dettaglio
tutte le funzioni e le potenzialità del device. Il
dispositivo, a cui è stato dato il nome di Sprimo, è in grado di
valutare, oltre alla presenza di sostanze inquinanti, anche l'umidità
e la temperatura dell'aria circostante. Nello specifico, può
rilevare composti volatili tossici come la formaldeide, l'etanolo,
l'ammoniaca, il toluene, l'acetone e molti altri. Il risultato, che
si basa sullo standard industriale, viene evidenziato in una tabella
suddivisa in sei colori, ciascuno dei quali corrisponde a una fascia
numerica: da zero a 50 (fascia verde), la qualità dell'aria è
buona, mentre da 51 a 100 (fascia gialla) inizia a presentare qualche
problema, come ad esempio una concentrazione di pollini leggermente
superiore alla media, quindi può essere utilissimo anche a chi
soffre di allergie stagionali. L'ultima fascia, da 301 a 500
(marrone) sottolinea un allarme per la salute, con possibili serie
conseguenze. Il dispositivo, Plug and Play, ha le dimensioni di una
penna usb e funziona istantaneamente, connettendolo all'iPhone si
apre l'applicazione con le misurazioni. Per ora è stata prevista
solo la compatibilità con gli smartphone Apple ma è in progetto
anche per gli Android. Si possono anche condividere con altri utenti
informazioni relative al monitoraggio di luoghi pubblici come parchi
o centri commerciali. Il prezzo finale previsto sul mercato è di 40
dollari, ma si può acquistare a 30 se si ordina direttamente dalla
pagina della piattaforma Kickstarter.
(Tutti i diritti riservati ©)
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