La legge per contrastare il fenomeno crescente del cyberbullismo è stata approvata dalla camera con la totalità dei voti a favore. Dopo un travagliato percorso, questa normativa è stata definita come “un punto di partenza” per disporre di strumenti precisi che fungano da deterrente al bullismo telematico.
La
legge innanzitutto fa entrare ufficialmente nell’ordinamento la
definizione di cyberbullismo, che si identifica con ogni
comportamento volto a denigrare,
diffamare, aggredire, molestare un minore tramite il web, e a
rubare, alterare, manipolare dati
personali a danno dei minori, diffondendoli online allo scopo
di attaccare e mettere in ridicolo gli stessi.
Inoltre,
il minore con 14 anni compiuti, vittima di bullismo telematico, ora
può autonomamente presentare istanza al gestore del sito internet o
della piattaforma social che diffonde qualsiasi suo dato personale,
per ottenerne l’oscuramento/rimozione/blocco, da eseguirsi entro 48
ore dall’istanza.
Al
di sotto dei 14 anni potrà farlo un genitore o chi ne abbia la
responsabilità.
Altro
punto della Legge è l’istituzione di un Tavolo
tecnico per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo nelle
scuole, anche attraverso delle linee guida che mirano, da una
parte, alla formazione in tal senso
del personale scolastico, dall’altra, a promuovere un ruolo
attivo degli studenti, verso una maggior consapevolezza dell’uso di
internet, e misure di sostegno ai
ragazzi bullizzati.
Nel
caso specifico del personale scolastico, in ogni istituto si dovrà
provvedere a designare un docente
referente per le iniziative inerenti, che collabori con le
Forze dell’Ordine in caso se ne ravvedesse la necessità.
Gli
episodi di cyberbullismo sono perseguibili con provvedimento
simile a quello per lo stalking.
(Tutti i diritti riservati ©)
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