Un
curioso studio è stato portato avanti presso la
Claremont Graduate University di Los Angeles. Sotto la lente il
comportamento di cani e gatti, o meglio un confronto a otto zampe per
verificare chi ami di più il suo padrone umano. Sono stati prelevati
dei campioni di sangue ai dieci cani e ai dieci gatti impegnati
nell’esperimento, prima e dopo averli fatti giocare con i
rispettivi padroni. La verifica si è basata sui livelli di
ossitocina, il cosiddetto “ormone dell’attaccamento”, quello
che il nostro organismo produce quando siamo con qualcuno a cui
teniamo e che è responsabile della nascita dei legami affettivi. Il
livello di tale neuro-trasmettitore raggiunge gradi diversi a seconda
se abbiamo solo un contatto piacevole con qualcuno o siamo accanto a
una persona amata: nel secondo caso i livelli sono maggiori,
generalmente superiori al 50%. Bene, durante l’esperimento condotto
i risultati dei livelli di ossitocina dei cani e dei gatti hanno
segnato il responso: cani, oltre il 57% di ossitocina; gatti, il 12%
soltanto e nella metà degli esemplari. Quindi, il cane non solo ama
moltissimo il suo padrone ma lo ama quasi cinque volte più del
gatto. E la cosa inspiegabilmente fantastica è che questo sentimento
lo provi per un essere non appartenente alla sua razza. Per addolcire
la scomoda posizione dei felini, il professor Zac, responsabile dello
studio, ha affermato che questi potrebbero aver maggiormente
risentito dell'ambiente estraneo dove si è svolto l'esperimento.
Rimanendo
in tema ma capovolgendo il punto di vista, è bene sapere anche che
la personalità di un uomo può essere in parte anticipata dal tipo
di animale di compagnia scelto: una ricerca sempre made in USA,
effettuata su seicento studenti universitari, ha rilevato che chi
sceglie un cane è tendenzialmente più estroverso, attivo e
assertivo nei confronti delle regole sociali; chi invece ha un gatto
è l'esatto opposto, risultando introverso, anticonformista e con una
sensibilità più spiccata. Dulcis in fundo, e questo va nettamente a
favore dei gatti, sembrerebbe che coloro che li scelgono siano dotati
di intelligenza superiore a quelli che preferiscono portarsi a casa
Fido. Polemiche a parte, questa ricerca apre le porte a un
interessante sviluppo nel settore della Pet Therapy, suggerendo
l'animale più adatto alla personalità del paziente.
(Tutti i diritti riservati ©)
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