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LA VITA AL TEMPO DEL CORONAVIRUS, REGOLE DI SOPRAVVIVENZA



È un periodo difficile, ma ora più che mai dobbiamo misurarci con la nostra capacità di resilienza, affidandoci alle direttive che mirano a contenere e a rallentare questa brutta epidemia di Covid-19. Affinché le misure funzionino è necessario che tutti rispettino le regole igieniche indicate, molte sono semplici regole di buon senso.

C'è bisogno soprattutto dell'impegno individuale per vincere questa partita, al di là delle ordinanze via via più restrittive del Governo, che si muove su indicazione del comitato scientifico. Non è possibile estendere i controlli a una intera nazione e siamo noi a doverci in primis comportare responsabilmente.
NON è una normale influenza.

● È fondamentale, FONDAMENTALE, evitare i luoghi affollati, sia in casa che all'aperto, gli assembramenti di persone di qualsiasi tipo.
Se sono state chiuse le scuole per evitare i contatti ravvicinati tra bambini (considerati grandi "untori" senza offesa per i piccoli), allo stesso modo sono vietati i "campi scuola" o raggruppamenti in ludoteche o centri sportivi (tali iniziative private sono denunciabili!). Bisogna proteggerli tenendoli in casa, in questo modo verranno protetti anche i nonni che, per età, sono soggetti a un maggior rischio.

Per lo stesso motivo i ragazzi devono responsabilizzarsi ed evitare le discoteche, i pub, e tutti i ritrovi che costringano ad una vicinanza che potrebbe facilitare un eventuale contagio.

Ciò vale anche se si sta all'aperto, quindi pensiamo anche ai mercatini affollati, o ai concerti, o durante una partita di pallone o una scampagnata.
In generale, assicuriamoci, ovunque ci troviamo, di tenere la distanza di almeno un metro gli uni dagli altri. 
Sono consigliati 3 metri se si sta di fronte a una persona: le goccioline di saliva sono le maggiori cause di contagio.
Facciamo un sacrificio per noi e per chi ci sta vicino, non sarà per sempre, anzi sarà più breve quanto più ci adopereremo responsabilmente ad agire tutti in questo senso. Alcune simulazioni scientifiche hanno dimostrato quanto sia possibile fermare il virus restando a casa, cioè evitando i contatti umani per almeno 15 giorni.

Laviamoci le mani spesso, più volte al giorno, ogni volta che rientriamo in casa da fuori. Evitiamo di toccarci il viso soprattutto se siamo fuori casa, usiamo spesso un disinfettante a base alcolica.
● Tossiamo o starnutiamo nel gomito o su un fazzoletto di carta.
Disinfettiamo spesso le superfici, il nostro smartphone, le maniglie, la tastiera del PC, gli oggetti comuni in famiglia o in ufficio.
● Evitiamo l'uso promiscuo di bicchieri, piatti, posate.
● Salutiamo le persone senza baciarle o abbracciarle o dare loro la mano.
Lavoriamo da casa il più possibile, lo smartwork ormai è una realtà consolidata.
● Evitiamo di entrare nel supermercato se ci sono troppe persone, attendiamo un orario migliore, oppure optiamo per la spesa online. Usiamo gli appositi guanti di plastica per prelevare frutta e verdura, meglio se per tutta la spesa.
Non svuotiamo gli scaffali dei sper fare scorte eccessive, non ce n'è bisogno, lasciamo che anche gli altri trovino ciò che gli serve in tempo reale.
● Evitiamo di recarci al pronto soccorso nel caso si manifestino dei sintomi influenzali lievi o qualche linea di febbre sotto al 37,5. Telefoniamo al nostro medico di famiglia che potrà darci un primo aiuto ed un eventuale indirizzamento.  
Per le emergenze è attivo il numero 112. Per le info il numero 1500.
● Evitiamo gli spostamenti con i mezzi pubblici, evitiamo i viaggi in altre zone d'Italia (anche all'estero). Dove non sia proprio possibile consultiamo almeno sul sito del Ministero l'elenco aggiornato delle località a rischio e le precauzioni da prendere.  
Dalle zone rosse è VIETATO entrare/uscire (se non per gravi e comprovati motivi) e non si possono ospitare persone provenienti da quelle aree ad alto rischio.
● Usiamo la mascherina se abbiamo dei sintomi influenzali o se prestiamo assistenza a famigliari o persone immunodepresse, anziani o disabili.
● Non accaparriamoci inutilmente le mascherine, queste sono indispensabili per chi ha deficit immunitari per cause diverse.

DOBBIAMO ESSERE RESPONSABILI e riflessivi, è vitale scongiurare il congestionamento degli ospedali, la terapia intensiva ha dei posti limitati e molte persone affette da coronavirus hanno necessità di essere intubate a causa della severa polmonite causata dal covid19, tra queste vi sono anche persone giovani e senza comorbilità.

Non dobbiamo lasciarci prendere dal panico, ma nemmeno sottovalutare  ciò che sta accadendo.

Se riduciamo i contatti e gli spostamenti,  ridurremo i contagi e fermeremo pian piano il virus: possiamo rinunciare alle nostre abitudini e trovare dei ragionevoli compromessi con le nostre priorità per un tempo limitato, ne varrà la pena, in attesa della preparazione di un vaccino e di medicinali più efficaci.

La collaborazione e il rispetto delle regole hanno la priorità in questo momento, proteggiamoci e proteggiamo gli altri. Siamo in emergenza e le situazioni di difficoltà a causa di questo verranno sicuramente considerate.

Manteniamo la fiducia, inventiamo nuove abitudini, un nuovo modo di concepire e rivedere la nostra vita, alla luce di una fragilità con la quale, probabilmente, avevamo dimenticato di avere a che fare. Da questa esperienza possiamo uscire più forti, ricorderemo ciò che abbiamo vissuto e saremo pronti a vivere meglio "equipaggiati".

Si può consultare la pagina dedicata sul sito del Ministero della Salute.

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