martedì

Klimt e l'art nuveau

Nella classifica dei miei pittori preferiti, a pari merito (dissacrante definirlo così, perdonatemi la battuta...!) con Kandinsky , c'è il meraviglioso, sublime Klimt.

Gustav Klimt nasce a Vienna nel 1862 ed è uno dei massimi esponenti dell'art nouveau, che in Italia coincide con il "liberty", una corrente artistica che si contrappone a tutta l'arte del passato creando un nuovo linguaggio espressivo dove si esaltano le linee morbide, curve e sinuose, i corpi sensuali, i motivi floreali.


Il tutto in uno periodo storico come quello della Secessione viennese, un movimento culturale di cui Klimt fu tra i fondatori, che coinvolse artisti di ogni tipologia e nel quale si può inserire anche la pittura simbolista.


La personalità di Klimt inizia a caratterizzarsi a fine secolo, proprio quando comincia a partecipare sempre più a questo clima simbolista diffuso per tutta l'Europa. La consacrazione del suo inconfondibile stile bidimensionale, ricco di trame decorate, simili a stoffe preziose che l'occhio non si stanca di guardare, si ha con il quadro "Giuditta I" (1901). Questo è il periodo artistico che personalmente amo di più di Klimt. Quello degli stupendi "Il Bacio", "Danae" o "Le tre età delle donne". Sono spesso ritratte queste donne delicate e conturbanti, figure che sembrano fluttuare in uno sfondo impreziosito dall'oro e dai gioielli.


In una fase successiva il pittore verrà influenzato dalla corrente espressionista e dai suoi quadri spariranno i decori e le linee liberty, e prevarranno i colori accesi.


(C.Orecchini )


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