La Pet Therapy è una terapia dolce che
apporta grandi benefici alla persona attraverso il contatto amorevole
con un animale. Può essere impiegata su pazienti di qualsiasi età e
diverse problematiche, agendo come coadiuvante dei trattamenti
tradizionali con il fine di migliorare la qualità di vita in
generale. Aiuta a facilitare l'approccio alle terapie: la presenza
dell'animale favorisce la relazione col medico e stimola il malato a
partecipare attivamente al suo percorso di cura.
Cenni storici
La storia della Pet Therapy inizia già
dalla fine del 700, sebbene anche in epoche remote si sono utilizzati
gli animali per rituali di guarigione. I primi studi furono
effettuati in Inghilterra su dei malati mentali che vennero incitati
a prendersi cura di piccoli animali. Il risultato fu che acquisirono
un maggior autocontrollo. In Francia, nel 1875, fu prescritta per la
prima volta l'equitazione alle persone affette da disturbi
neurologici; negli USA, al termine della Prima Guerra Mondiale,
vennero utilizzati dei cani nella cura della depressione e della
schizofrenia. Nel 1953, lo psichiatra Boris Levenson constatò come
il prendersi cura di un animale riuscisse a calmare l'ansia e a
superare la depressione, in particolar modo nei bambini. Nel 1961
scrisse il libro “The dog as co-therapist” e nel 1975 due
colleghi americani proseguirono gli studi pubblicando la “Pet
Facilitated Therapy”. In Italia la terapia è stata introdotta alla
fine degli anni 80; nel 2009 il Ministero della Salute ha istituito
il Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti con gli
animali, finalizzato a promuovere la ricerca e la collaborazione tra
medicina umana e veterinaria; nel 2016 fu pubblicato il primo Piano
Nazionale Integrato sugli interventi assistiti con gli animali.
Animali coinvolti nella Pet Therapy
La scelta dell'animale è fondamentale
e si basa sulle preferenze del paziente, sulle sue capacità
sensoriali, sulle eventuali allergie e sulla risposta ai primi
approcci. Vengono utilizzati solo animali domestici e non selvatici,
non essendosi questi ultimi evoluti in ambienti casalinghi (stabilito
anche dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'animale).
Vengono scelti, oltre a cani e gatti, anche conigli, cavalli e asini.
© tutti i diritti riservati
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