Nel
cane e nel gatto, gli allergeni (prodotti dalle ghiandole sebacee) si
trovano sulla pelle, nei peli e nella forfora, nel siero e nella
saliva. Quest’ultima è la fonte maggiore di allergeni (avviene
tramite leccamento dei peli), mentre feci ed urina non hanno alcuna
attività in questo senso. La forfora è al secondo posto come causa
di sensibilizzazioni perché essendo di dimensione piccolissima e
leggera, permane nell’aria circostante per ore, esponendo le vie
respiratorie dei presenti ad una costante sollecitazione.
La
concentrazione di allergeni varia a seconda della razza e dell’età
dell’animale: alcune razze hanno un ricambio epidermico molto
ravvicinato (ogni 3/4 giorni), ripeto al normale turnover di 21
giorni; il cane anziano produce più forfora a causa della pelle
maggiormente secca. Ad esempio, gli Yorkshire producono un alto
livello di allergene, il Labrador invece pochissimo.
Gli allergeni
dei cani/gatti si trovano ovunque, trasportati dal vento, e sono
presenti anche negli ambienti senza animali seppur in minore
concentrazione. Pavimenti, sedie, mobili, pareti, vestiti, sono le
zone più colpite dal fenomeno. Le persone che hanno questo tipo di
allergia, sempre che non sia talmente grave da essere costretti a provvedimenti più importanti, possono provare a evitare la presenza dell’animale nell’ambiente
domestico; nel caso ci convivessero già, sarebbe necessario farlo
vivere all’esterno dell’abitazione e, se avessero un cane,
provvedere al suo lavaggio due volte la settimana per diminuire la
quantità di allergeni, ed alla giornaliera pulizia dell'abitazione.
Anche l'utilizzo di depuratori dell'aria può aiutare.