Gli
animali di casa non amano i nostri dispositivi elettronici. Anzi,
sembra addirittura che questi suscitino in loro una forte gelosia,
probabilmente motivata dal tempo che i loro padroni vi ci dedicano. E
allora fate attenzione, perché secondo i dati di un sondaggio online
effettuato da Square
Trade, cani e gatti hanno distrutto negli ultimi
cinque anni, soltanto in Europa, ben otto milioni di computer,
smartphone e tablet. I danni economici, riferiti solamente
all’Italia, si aggirano intorno ai 360 milioni di euro: una
famiglia su cinque si è scontrata con il problema. Il “podio” lo
detiene l’Inghilterra con mezzo miliardo di spesa tra riparazioni e
sostituzioni. Entrando nel dettaglio della ricerca, le principali
motivazioni di questi “attentati” sono attribuibili alla noia e
alla gelosia che gli animali domestici provano per gli oggetti del
nostro interesse. Proprio come degli amanti trascurati, fanno di
tutto per eliminare il loro rivale in amore. Gli incidenti possono
anche scaturire da una vendetta verso il padrone che in qualche modo
possa averli offesi, oppure per richiamare la sua attenzione. A
volte, anche semplicemente perché scambiano i device per giocattoli
con cui passare il tempo. In termini di percentuale di rischio,
questa sembra aumentare notevolmente per coloro che ospitino animali
di sesso maschile o in sovrappeso; altrettanto per chi abbia
l’abitudine di far salire il pelosetto a giocare sul proprio letto;
per non parlare di quei casi in cui si conviva con un cane ed un
gatto insieme. Per arginare il problema, forse la regola migliore è
quella che varrebbe anche per gli essere umani: quando torniamo a
casa, accantoniamo (in un posto fuori portata di zampa, ovviamente)
il nostro device e dedichiamo un pò di tempo ai fedeli compagni che
ci aspettano ogni giorno. Non dimentichiamoci che gli animali provano
le stesse nostre emozioni e sentimenti, stabilendo con il padrone il
medesimo legame che si costruisce tra madre e figlio. Hanno persino
“un senso di giustizia”, delle loro convinzioni, dei valori, e
una sorta di pensiero critico rispetto alle nostre richieste nei loro
confronti, per cui non sempre sono d'accordo nell'accontentarci. Non
a caso, un gruppo di scienziati internazionali ha recentemente
sottoscritto La
Dichiarazione di Cambridge sulla Coscienza,
dove si sostiene che gli animali hanno uno stato di coscienza pari al
livello degli esseri umani, tale da necessitare di un riconoscimento
mondiale. Vanno pertanto trattati con rispetto e considerazione,
meritando le stesse attenzioni che riserviamo normalmente ai nostri
cari...
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