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Scoperto Kepler 452-b, il pianeta più simile alla Terra

 


Il 23 luglio scorso la NASA ha reso pubblica la scoperta dell’esopianeta (cioè non appartenente al sistema solare) più simile alla nostra Terra, denominato Kepler 452-b

Il pianeta orbita attorno a Kepler 452, una stella nella costellazione del Cigno, somigliante al Sole ma più vecchia di 1,5 miliardi di anni e distante 1400 anni luce dal sistema solare. La missione Kepler, da cui il nuovo astro prende il nome, è attiva dal 2009, quando fu lanciato nello spazio il telescopio omonimo (in onore dell’astronomo tedesco Johannes Kepler), con lo scopo di ricercare pianeti simili alla Terra e di poterli monitorare

Già nel 2013 erano stati individuati nella Via Lattea almeno 17 miliardi di esopianeti assimilabili al nostro. L'attività di monitoraggio del telescopio si svolge nelle costellazioni del Cigno, della Lira e del Drago. 

Kepler 452-b è al primo posto in una rosa di dodici pianeti catalogati come fortemente somiglianti alla Terra. Ha dimensioni maggiori di questa del 60% e percorre la sua orbita intorno alla stella alla quale appartiene in 385 giorni, quindi poco più dell’orbita terrestre.  

Allo stato attuale non si conosce se ci sia mai stata vita in passato, ma sembrerebbe azzardato pensare di poterci vivere ora: pur trovandosi nella cosiddetta “fascia di abitabilità” planetaria (la zona intorno alla stella dove un pianeta può mantenere dell'acqua liquida in superficie), non significa che automaticamente ci sia vita. Nel caso di Kepler 452-b, il calore irradiato dalla sua anziana stella sta aumentando sempre più e tali radiazioni potrebbero prosciugare tutte le risorse di acqua (effetto serra auto-alimentato), rendendo impossibile la sopravvivenza. Non conosciamo nemmeno che atmosfera ci sia, né la sua forza di gravità. Inoltre la distanza da percorrere per raggiungerlo, ad oggi, risulterebbe improponibile. 

Oltre agli altri undici esopianeti maggiormente candidati come “sosia” del nostro, ne sono stati catalogati più di quattromila altri. La speranza è quella di poter individuare pianeti gemelli al nostro, che siano però più vicini a noi e più ”giovani”. In conclusione, non vi è nulla di definitivo in questa scoperta e la missione Kepler continuerà la sua attività sicuramente per molti anni, navigando nello spazio infinito alla ricerca di un pianeta “vivibile”. 

Ed è notizia ancora più recente la scoperta di Kepler 453-b, il decimo pianeta circumbinario rilevato finora, ovvero un pianeta che orbita intorno a due stelle e dal quale, fantasticamente, si potrebbero vedere due “soli” nel cielo (proprio come nel film Guerre Stellari). Pubblicata su Astrophysical Journal in agosto, la novità evidenzierebbe come certi sistemi non siano poi tanto rari. Kepler 453-b, si trova verso la costellazione della Lira e anch'esso è distante 1400 anni luce da noi. Molto più giovane della Terra (di uno o due miliardi di anni), pur trovandosi nella fascia abitabile, è però allo stato gassoso. La sua orbita impiega 240 giorni intorno alle sue stelle, le quali a loro volta compiono un giro di 27 giorni intorno all'altra.

E sempre restando in tema di acqua e di vita, una notizia rassicurante per quanto riguarda la Terra: secondo uno studio del ricercatore Jeremy Leconte, le nostre risorse di acqua dovrebbero resistere per almeno un altro miliardo di anni. Ciò non significa che dobbiamo preoccuparci meno di chi verrà dopo di noi: il miracolo della vita sul nostro pianeta dipende anche e soprattutto da come lo trattiamo. Cerchiamo di farne buon uso, le risorse non sono infinite.

 

[C. Orecchini ©] 

ph:pixabay

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