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Piano sicurezza per Centro Storico. Niente alcolici dopo le 21, più illuminazione e telecamere

Dalla riunione del Comitato proviciale per l’Ordine e la Sicurezza sembrano emergere sempre più chiare le linee guida dei provvedimenti che Prefettura e Comune adotteranno per far fronte al problema sicurezza del centro storico.

Appare ormai chiaro che le istituzioni si muoveranno sul binomio prevenzione-limitazione con una serie di iniziative che sicuramente faranno discutere

- Limitazione della somministrazione alla mescita di bevande alcoliche 
Le limitizioni investono tutti gli esercizi che somministrano alla mescita bevande alcoliche o inebrianti, ma con differenze sostanziali. I bar, ristoranti ed enoteche non potranno più esercitare la vendita da asporto oltre le 21, mentre invece per circoli culturali, pub e laboratori artigianali il divieto scatta dalle 2 di notte. Una decisa stretta alla "movida" romana e in particolare a quella di Campo de’Fiori, Trastevere e Testaccio.

- Sistema di videosorveglianza, maggiore illuminazione e controlli capillari 
Il prefetto Pecoraro punta alla creazione di un sistema di prevenzione e controllo più efficiente unendo un sistema capillare di videosorveglianza (già Lunedì 19 un gruppo tecnico inizierà la mappatura delle zone) con una maggiore illuminazione delle strade. Oltre alla sicurezza "infrastrutturale" Pecoraro insiste sul controllo e la prevenzione attraverso l’inesificazione dei controlli fuori dai locali, l’uso intesivo dell’etilometro e ispezioni più frequenti presso gli esercizi per verificare il rispetto delle regole.

Come ricorda il Dino Gasperini, consigliere delegato del Sindaco per il Centro Storico : « L’iter per l’adozione dei provvedimenti di cui si è oggi discusso al Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza in merito alla situazione del Centro storico e, segnatamente, di Campo de’ Fiori, non è ancora concluso. Pur essendo, infatti, operative, le soluzioni adottate saranno oggetto di un ulteriore confronto con il Municipio I ». Una dichiarazione che appare chiaramente una risposta a Corsetto (Presidente del I Municipio) che si era violentemente lamentato del fatto di non esser stato invitato alla riunione.

Ma Corsetto non è l’unico a lamentarsi. I commercianti, infatti, sono già sulle barricate. La prospettiva "proibizionista" allarma la Confcommercio che la bolla senza mezzi termini - per bocca di Cesare Pambianchi - come una "privazione della libertà". Sempre la Confcommercio lamenta il fatto che a fronte della restrizione non si è fatto niente contro gli abusivi del commercio di alcolici che - sempre secondo Pambianchi - diventeranno i veri monopolisti del mercato.

www.romanotizie.it - C. Gnessi)

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