domenica

La politica italiana contro Facebook


La politica italiana si compatta contro Facebook: i gruppi con manifesta apologia di reato dovranno essere fermati e, se la cosa non verrà portata a compimento, gli ISP dovranno pagarne le conseguenze. Prende forma una sorta di censura di stato.
[...]«In questo modo diamo concretezza alle nostre iniziative per ripulire la rete, e in particolare il social network "Facebook", dagli emuli di Riina, Provenzano, delle Br, degli stupratori di Guidonia e di tutti gli altri cattivi esempi cui finora si è dato irresponsabilmente spazio. Non possiamo accettare su internet ciò che combattiamo nella realtà: ora sta a Facebook adeguarsi e dimostrare di non essere una giungla virtuale senza regole nè rispetto». Il mirino è puntato contro Facebook, ma è con tutta evidenza l'intera Rete ad essere coinvolta. [...]

(estratto da: www.webnews.it - G.Dotta)

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