mercoledì

Omaggio al 2 Novembre nella puntata speciale di "Sputa il Rospo"


Si parla di tanto, si parla di tutto. L'informazione pubblica tende a far risaltare le notizie che richiamano maggiormente l'attenzione, facendo passare in secondo piano argomenti meno eclatanti, ma ugualmente degni di importanza. A questo proposito vorrei fare un riferimento preciso. In una società votata ormai al consumismo ad oltranza, alla distrazione quasi disperata dai problemi e dalla realtà, dove lo spazio per la riflessione e la spiritualità è spaventosamente ridotto, è vietato parlare di "morte". Attenzione, non di morte intesa come il riproporsi invadente degli aggiornamenti macabri su questo o quel delitto irrisolto, di quello ne abbiamo abbastanza. Mi riferisco alla "morte" intesa nel suo significato più spirituale e sacro.
Non se ne parla mai, da fastidio, fa paura, angoscia. Insomma, è un tabù.
Sicuramente è un retaggio tutto nostrano, tutto occidentale. Nelle religioni orientali, diversamente, la morte è una parte della vita, non una interruzione, ma una fase di un ciclo naturale che si ripropone. E in questo caso, anche la vita assume un significato differente. Siamo abituati a vivere allontanando da noi il pensiero di questo evento, come se non esistesse e vivendo inconsciamente con l'illusione di non farne parte. Tutto questo si riflette inevitabilmente su uno stile di vita materialistico ed egocentrico.
Nel contesto di questa riflessione, vorrei citare il giorno della Commemorazione dei defunti. Questa data, il 2 novembre, campeggia all'inizio di un mese che vuole essere tutto dedicato al ricordo delle persone care che non sono più in questa vita. Però non se ne parla. I mass media non dedicano alcuno spazio a questa ricorrenza, che non è solo un adempiere al proprio senso del dovere adornando le tombe di fiori freschi, ma può diventare una circostanza in cui poter affrontare l'argomento nel modo giusto, con rispetto, sacralità e normalità.
E' per questo che è apprezzabile il lavoro svolto dalla conduttrice di "Sputa il Rospo", una trasmissione in onda su Telestudio. Rosa Maria Bassi ha infatti coraggiosamente affrontato l'argomento, rendendosi probabilmente impopolare, ma incurante di ciò ha preferito dedicare tutta una puntata di "Sputa il Rospo", proprio alla giornata che commemora i defunti. Il servizio si svolge al Cimitero Monumentale del Verano a Roma e percorre la storia di personaggi famosi sepolti in quel luogo. Goffredo Mameli, Bruno Buozzi, ma anche attori amati dal popolo come Gassman, Sordi, Manfredi, Mastroianni, solo per citarne alcuni. Viene lasciato un fiore su ciascuna tomba visitata, rispettosamente e in punta di piedi. Non viene lesinato nemmeno su quella di uno sconosciuto, simbolicamente a nome di tutti i cari estinti.
Il risultato finale supera degnamente il tabù, si riesce a parlare di morte con semplicità e sacralità con il giusto equilibrio e a fornire nel contempo uno spazio culturale interessante.
Da notare che la conduttrice emerge per le sue iniziative sociali e culturali, ultimamente si è classificata al 3° posto, premiata per uno spot sulla sicurezza stradale.
La puntata speciale del 2 Novembre è da vedere anche per i più scettici, molti sono stati gli apprezzamenti anche sulla pagina di Facebook, dove è possibile rivederne tutti i filmati.
Il link al sito web per conoscere tutte le messe in onda della popolare trasmissione televisiva, è questo. E questa la pagina su Youtube

(C.Orecchini)
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