venerdì

Se la Luna non ci fosse



 
ph C.Orecchini ©



Non è soltanto un grigio corpo celeste, anche la Luna ha la sua parte importante nell’esistenza della Terra. 
C’è da dire anzitutto che la composizione della Luna è simile agli strati terrestri superficiali, in conseguenza di una collisione avvenuta all’epoca della loro formazione. Ma per capirne il valore bisognerebbe pensare a cosa potrebbe succedere se la Luna non esistesse. 

La ripercussione più immediata sarebbe l'assenza delle maree prodotte dall'attrazione della Luna rispetto alla Terra: l'effetto sarebbe quello di avere giornate più brevi, praticamente dimezzate. Questo perchè il rallentamento della rotazione terrestre provocato dalle maree allunga il periodo di luce. Le acque subirebbero una diversa dislocazione e ne risentirebbe drasticamente anche il clima, che diventerebbe estremamente instabile per effetto dei disturbi provocati dai pianeti e dal Sole (si avrebbero bruschi passaggi dal freddo polare al caldo torrido, con episodi catastrofici). 

L'alternarsi equilibrato delle stagioni lo dobbiamo sempre all'influsso della Luna che mantiene quella particolare inclinazione della Terra, non perpendicolare al suo piano orbitale, che favorisce la distribuzione dei raggi solari. Gli animali notturni avrebbero avuto una diversa evoluzione, anche i mesi non sarebbero esistiti e avremmo un calendario suddiviso in anni. Inoltre, molti fenomeni straordinari, come la barriera corallina, o lo stesso ciclo dell'agricoltura, non esisterebbero in quanto strettamente soggetti all'influenza lunare. 

Ma l'ipotesi di una “sparizione” della Luna potrebbe realmente verificarsi? Un astrofisico della NASA afferma che ciò sia impossibile, per quanto il satellite si stia effettivamente allontanando da noi al ritmo di qualche centimetro l'anno... ma tale processo sarà limitato al raggiungimento di un'ampiezza orbitale pari al 50% in più rispetto all'attuale. Potremmo ritrovarci con la durata dei mesi raddoppiata ma quel giorno è lontanissimo, si parla di qualche miliardo di anni, e allora il nostro Pianeta dovrà misurarsi con problemi di ben altra gravità.

C.Orecchini ©
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